Il progetto
Il Padiglione vetrato dell’Istituto professionale di Rheinbach, progettato dagli
architetti Jörg Hieber e Jürgen Marquardt, in collaborazione con il prof.
Stefan Behling, è stato creato per divenire il futuro fulcro del centro per
la ricerca sul vetro della medesima cittadina tedesca. L’edificio è stato
realizzato per svolgere sia la funzione di contenitore espositivo, sia come
spazio in cui tenere seminari e congressi.
Il piccolo edificio è costituito da otto elementi scatolari vetrati che sorreggono
una copertura quadrata di 500 m2, creando l’impressione di farla volare sopra
all’area espositiva sottostante.
Il padiglione, con il suo involucro esterno interamente vetrato permette l’osservazione
dei pezzi esposti sia dall’esterno che dall’interno.
I cubi di vetro, che si configurano sia come vetrine da esposizione che come
elementi della facciata, trasmettono all’interno dell’edificio la luce proveniente
dal tetto e offrono alloggiamento ad ante scorrevoli perimetrali, anch’esse di
vetro. Quando gli elementi scorrevoli sono aperti, i cubi vetrati appaiono come
elementi isolati, sotto un tetto fortemente aggettante e consentono di unire
visivamente l’interno dell’edificio con il parco esterno, generando al contempo
massima flessibilità di pianta e di percorsi.
Il padiglione è collocato in posizione isolata all’interno di un’area trattata
a prato, di fronte al nuovo istituto statale per la lavorazione del vetro, e
si rapporta con gli spazi pubblici circostanti tramite filari di alberi posti
in asse est-ovest e nord-sud.
La tecnologia costruttiva
Gli otto elementi a sezione scatolare in vetro, costituenti la facciata,
si prestano al progetto sia in termini di elemento strutturale
portante della copertura, sia come vano espositivo.
L’intera struttura dell’elemento di copertura, di 500m2 di estensione
e del peso di 28 tonnellate, poggia sul sistema di sostegni costituito
dalle lastre vetrate, disposte perpendicolarmente a coppie, di 1,25
x 3,66 metri di dimensione ciascuna; la trasmissione dei carichi
verso la struttura di fondazione in cemento è assicurata di profili
in acciaio inossidabile posti in corrispondenza dell’attacco con
le strutture portanti orizzontali. Il sistema di fissaggio rigido
delle colonne alla piastra del pavimento, inoltre, collabora a rinforzare
lateralmente e longitudinalmente l’intera struttura vetrata.
La lastra del tetto, che misura 32,5 x 15m, è costituita da un grigliato
di travi principali IPE-360, con interasse di 5 metri, sulle quali
poggia una copertura in lamiera grecata. L’intera struttura della
copertura sporge a sbalzo di 2,5 metri provvedendo, in aggiunta,
a porsi come elemento di ombreggiamento durante l’estate.
Il materiale
L’elemento distintivo del progetto è rappresentato dalla lastra di
copertura, di 500 metriquadri di estensione, sospesa sulle nicchie
espositive trasparenti. L’aspetto più originale dell’intero intervento,
invece, risiede nel fatto che la struttura che sorregge la copertura
stessa è costituita unicamente dai medesimi contenitori a sezione
scatolare vetrati.
In questo progetto il vetro è stato scelto per sfuttarne l’elevata
resistenza ai carichi verticali e la capacità di consentire il passaggio
della luce e della visuale.
La luce che penetra attraverso i box vetrati e i lucernari, posti
in corrispondenza della copertura, muta in funzione delle situazioni
luminose della giornata e delle diverse condizioni meteorologiche,
consentendo inoltre una visione senza interferenze, reciprocamente
tra l’interno dell’edificio e l’adiacente superficie a parco.
In totale sono stati impiegati 420m2 di vetro strutturale, distribuiti
in ventisei supporti di vetro costituiti da lastre in vetro stratificato
di sicurezza dello spessore di 42mm. Per esigenze di carattere funzionale
e di sicurezza l’elemento vetrato è composto da una lastra di 10mm
lastra di TVG + 1,52mm intercalare in PVB + 19mm lastra di ESG +
1,52mm intercalare in PVB + 10mm lastra di TVG.
Le due lastre esterne in TVG svolgono solamente la funzione di protezione
e di strato di usura della lastra in ESG, alla quale è affidato il
compito di reggere a forze di compressione. Le forze di trazione
che si possono presentare, invece, sono assorbite da tutti e tre
i tipi di lastre di vetro.
Il periodo di utilizzo della struttura, limitato alla stagione estiva,
ha consentito di ovviare all’utilizzo di vetrate isolanti e di ridurre
il fabbisogno di energia per il raffrescamento. Durante l’estate,
un adeguato controllo delle condizioni ambientali è garantito dalla
copertura fortemente aggettante.
Riferimenti bibliografici
- Jorg Hieber, Jurgen Marquardt, “Un padiglione polivalente in vetro
strutturale”, in Casabella, 706-7 (2003), pp. 160-166
- “Glass-Load Bearing Structure”, in Detail, 3 (2000), pp. 358-359
- Jörg Hieber, Jürgen Marquardt, “Technical college for glass, Rheinbach,
Germany”, in The Archietctural Review, 1254, ( 2001) pp. 105-107
- Jörg Hieber, Jürgen Marquardt “, Pavillon pour le collège technique
du verre, Rheinbach, Allemagne”, in l’Architecture d’Aujourd’hui,
342, (2002), pp. 98-100
Riferimenti Internet
www.workshop-archiv.de/marquardt/marquardt_werk.html
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Sezioni
verticali
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