Produzione industriale
Anna Faresin

Le possibilità offerte dalle differenti tecniche di produzione del vetro consentono di realizzare e produrre lastre per architettura caratterizzate da proprietà chimico – fisico – estetiche differenti. Il mercato propone, pertanto, molti tipi di vetro prodotto industrialmente:

TIPO DI VETRO

DEFINIZIONE

Vetro greggio  

Vetro traslucido ottenuto mediante colatura della massa vetrosa fluida tra rulli laminatori che consentono di ottenere le due superfici della lastra, piane, oppure una piana ed una decorata, o, ancora, entrambe decorate. Gli spessori delle lastre variano da 3 a 10 mm.

Vetro tirato

Vetro che presenta uguale composizione chimica e stesse proprietà fisiche del float. E’ caratterizzato da ondulazioni della superficie causate da tiratura meccanica orizzontale (procedimento di Libbey Owens) o verticale (procedimento di Fourcault) con forze di uguale direzione ma verso opposto. Gli spessori delle lastre variano da 2 a 12 mm.

Vetro float

Vetro trasparente ottenuto mediante procedimento “float”, ovvero il galleggiamento del vetro fuso su un bagno di stagno in fusione. Le lastre presentano superficie piana e spessori da 2 a 25 mm. Si tratta del tipo di vetro più diffuso.

Vetro colorato in pasta

Vetro cui vengono aggiunte sostanze che, sciogliendosi, ne fanno variare il colore (l’intensità dipende dalla concentrazione e dimensione delle particelle): ossido di ferro: vetro colore blu-verde; ossido di rame: vetro colore rosso-viola; ossido di rame: vetro colore blu-verde; ossido di cobalto: vetro color blu intenso; oro e stagno colloidali: vetro color rosa-porpora; selenio e cadmio colloidali: vetro color giallo, arancio-rosso; cobalto-selenio-ferro: vetro color bronzo; cobalto-selenio-ferro-cromo: vetro color grigio. Può essere prodotto con processo float, tiratura o colatura.

Vetro cilindrico

Vetro soffiato all'interno di stampi metallici cilindrici e posto successivamente in forno dove si stende in lastra. Si tratta di una tecnica molto diffusa per la produzione del vetro comune prima dell’introduzione del metodo float.

Vetro borosilicatico

Vetro caratterizzato da un’aggiunta del 7-15% dell’ossido di boro. Può essere prodotto con processo float, tiratura o colatura. Ha un’elevata resistenza agli sbalzi termici. Gli spessori delle lastre variano da 3 a 15 mm.

Vetroceramica

Vetro trasparente con struttura parzialmente o totalmente microcristallina. Può essere prodotto con processo float, tiratura o colatura. Gli spessori delle lastre, che sono altamente resistenti al calore, variano da 3 a 8 mm.

Vetro retinato lucido

Vetro trasparente, prodotto per colatura, caratterizzato da superfici levigate, piane e parallele in cui vengono inseriti fili metallici, in genere a maglia quadrata saldata per evitare, in caso di rottura, la caduta o il distacco di frammenti. Non si tratta di un vetro di sicurezza, viene impiegato per motivi ottici e di resistenza al fuoco.

Vetro profilato a U

Vetro di forma profilata prodotto per colatura. Viene montato “a pettine”, ”a greca” e con formazione di camera d’aria e può essere armato con rete metallica.

Vetro stampato (Vetromatone)

Vetro con struttura interna scanalata ottenuta mediante pressatura in elementi cavi.