Vetro greggio
Anna Faresin

Il procedimento per realizzare il vetro greggio_1 prevede la realizzazione della colata di vetro fuso tra rulli laminatori direttamente dal forno. Si ottiene un materiale con superfici non parallele che può essere lucidato meccanicamente a fronte, però, di una spesa elevata. In relazione alla conformazione dei rulli è infatti possibile ottenere due facce quasi piane, una piana ed una decorata, entrambe le facce decorate. Il vetro greggio presenta caratteristica di traslucenza, lasciandosi attraversare dalla luce ma non consentendo la visione nitida degli oggetti posti dietro di esso. Le sue proprietà fisiche, la resistenza agli sbalzi termici e il comportamento a rottura corrispondono a quelle del float. Soltanto la resistenza a flessione è leggermente inferiore a causa della struttura superficiale. Dopo l’introduzione del sistema “a galleggiamento” float, tale tecnica viene utilizzata soltanto per realizzare vetri stampati_2, retinati_3, ornamentali_4, profilati a U_5.
E’ disponibile negli spessori di 3, 4, 5, 6, 8, 10 mm e nelle lunghezze standard di 232, 262, 331 e 498 mm.

Procedimento Vetro Greggio


Schema tratto da: Saint Gobain, Manuale tecnico del vetro, Fabbrica Pisana, Milano 1993, p. 6

 

NOTE:
1_Nel 1920 comincia la fabbricazione di vetro greggio, detto anche colato o laminato.
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2_Prevedono lo stampaggio di un disegno in rilievo su un lato della lastra.
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3_Presentano una rete metallica incorporata al proprio interno.
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4_Sono dotati di decorazioni su uno o due lati.
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5_Si tratta di una forma speciale di vetro colato ottenuto mediante piegatura laterale durante la laminatura.