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Vetro tirato Le lastre di vetro tirato sono ottenute mediante “tiratura” meccanica_1 da un bagno di vetro fuso, in verticale, secondo il procedimento Fourcault_2, in orizzontale, secondo il procedimento Libbey Owens_3, o in modo combinato secondo il procedimento di Pittsburg_4. Nel primo caso il vetro fatto passare attraverso coppie di rulli dove si raffredda gradualmente, dopo essere stato tirato verticalmente fino ad un’altezza di circa 12 metri. Nel metodo Libbey-Owens il vetro viene fatto salire per circa 1 m, tirato direttamente dal forno di fusione, e fatto piegare, poi, su un cilindro da dove prosegue orizzontalmente per essere raffreddato e laminato attraverso una galleria lunga circa 60 m. Fattore di trasmissione luminosa per il vetro tirato
Tabella tratta da: A.A. V.V., Atlante del vetro, Utet. Torino, 2000, p. 62
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Procedimento Fourcault ![]() Schema tratto da: Saint Gobain, Manuale tecnico del vetro, Fabbrica Pisana, Milano 1993, p. 5
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Procedimento Libbey-Owens Schema tratto da: Saint Gobain, Manuale tecnico del vetro, Fabbrica Pisana, Milano 1993, p. 6
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Procedimento Pittsburg Schema tratto da: Saint Gobain, Manuale tecnico del vetro, Fabbrica Pisana, Milano 1993, p. 7 |
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NOTE: |
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