Vista dell'edificio dal Tower Bridge

Percorso esterno al decimo livello.

Gli spazi lavorativi.

Particolare del sistema distributivo verticale.

Fronte meridionale del complesso.

"Soggiorno di Londra".

Vista del sistema distributivo verticale.

Veduta notturna dalla White Tower.

Il progetto
L’edificio s’inserisce all’interno dell’intervento di pianificazione redatto dallo stesso studio Foster&Partners per la sponda meridionale del Tamigi. Il sito è caratterizzato da due tra i simboli più celebri di Londra: il Tower Bridge e la fortezza della Torre. La rotazione della London City Hall rispetto al corso del Tamigi è da leggersi come volontà dei progettisti di non confrontarsi troppo direttamente con le preesistenze monumentali del sito. Le esplicite richieste della committenza hanno portato Ken Shuttleworth (all’epoca partner dello studio) a tracciare forme originali nello spazio che costituiscono un evidente segno territoriale nella City; dal primo 'concept' di volume sferico sollevato rispetto al suolo, attraverso evoluzioni dettate da considerazioni circa l’esposizione solare (contributi di luminosità e guadagni energetici), il progetto si è conformato nella caratteristica forma chiusa in un involucro unitario.
L’edificio mostra una continuità con i concetti espressi dallo studio Foster & Partners nel progetto della cupola per il Reichstag di Berlino: la rampa a spirale che si distende per 730m lungo i dieci piani offrendo ai cittadini la vista ed il controllo sull’attività della Greater London Authority -GLA-, e la forte integrazione impiantistica, strutturale e compositiva che deriva dalla volontà di una progettazione architettonica consapevole degli aspetti energetici durante tutto il ciclo di vita dell’edificio. Nell'insieme l'opera denuncia una nuova concezione dell’edificio per uffici che si esplica attraverso la modularità e la flessibilità degli spazi interni, e il comfort degli ambienti interni climatizzati naturalmente o attraverso l'uso di fonti energetiche alternative e rinnovabili.
Il complesso si compone di un livello interrato destinato a luoghi pubblici di ristoro che si affacciano ad un teatro all’aperto da 1000 posti a sedere e di un volume esterno destinato agli uffici e spazi espositivi. Internamente un percorso a spirale collega i 10 piani terminando in uno spazio panoramico chiamato il “soggiorno di Londra” e destinato a manifestazioni ed eventi culturali.
Per quanto riguarda il controllo dell'illuminazione naturale, la facciata a nord non è schermata consentendo alla luce di penetrare in profondità nell’edificio; le condutture del sistema di riscaldamento sono integrate nelle strutture di facciata. Nei fronti direttamente esposti alla luce diurna, l'involucro, che chiude i locali destinati ad uffici, è realizzato con grandi pannelli vetrati movimentabili con un apposito sistema di pistoni; questo sistema di aperture è funzionale alla ventilazione naturale degli ambienti interni. Internamente i pannelli di parete sono coibentati e schermati con un frangisole.

La tecnologia costruttiva dell'involucro
La struttura verticale dell’edificio si compone di due perimetri ellittici di colonne tubolari in acciaio (diametro di 323,9mm, spessore 12,5mm) collegate alle strutture orizzontali di piano ed un nucleo centrale in calcestruzzo armato che funge anche da impianto distributivo verticale; le strutture tubolari in acciaio sono inclinate in modo variabile per seguire il profilo esterno della costruzione.
Al nucleo centrale in calcestruzzo sono collegate tutte le strutture di piano realizzate con una maglia di travi d’acciaio spesse 675 mm connesse a loro volta con le colonne di facciata.
Tutti gli elementi strutturali sono stati progettati secondo moduli standard flessibili; tra questi anche i caratteristici nodi di connessione tra le colonne inclinate e le strutture di piano che consentono di connettere gli elementi verticali con angoli relativi variabili.
Il supporto strutturale della rampa che sale a spirale lungo tutti i piani è costituito da un profilo scatolare in acciaio di 1,5x0,4 metri: in aderenza a questo sono poste delle membrane elastiche che smorzano le sollecitazioni dinamiche delle strutture.
La facciata nord è caratterizzata da una struttura di supporto dei rivestimenti a nido d’ape con profili a T (180x75mm, spessore 12mm) in acciaio saldati tra di loro: il reticolo di profili è fissato alla struttura principale verticale puntualmente attraverso dei fazzoletti metallici di connessione saldati alle colonne.

Il materiale
I pannelli vetrati di facciata sono morfologicamente e dimensionalmente diversi tra di loro, tuttavia si possono distinguere due classi principali di elementi facendo riferimento alla collocazione nell'involucro: i pannelli che chiudono la facciata nord e la zona della rampa a spirale, e quelli che compongono il resto dell’edificio. I primi hanno una forma triangolare con dimensioni massime di 1,7x1,4 metri, sono composti da un doppio vetro (10mm lastra esterna in vetro temperato + 18mm camera d’aria + ‘8mm+8mm’ lastra interna vetro stratificato di sicurezza con interposta pellicola in PVB da 1,52mm) fissato al telaio dell'involucro con delle guide collocate all’interno della sigillatura perimetrale; il telaio è in profili d’acciaio a T.
Per le zone destinate ad uffici sono stati adottati esternamente vetri di sicurezza di dimensioni variabili tra 1,5x3,85m e 1,72x5,62m dello spessore di 10mm fissati tramite apposito adesivo al telaio di alluminio sottostante per una superficie complessiva di circa 4000m2. Internamente il serramento è completato da un doppio vetro (lastra esterna in vetro float 6mm + 16mm camera d’aria + 10mm vetro stratificato di sicurezza).
Sulla terrazza realizzata all’ultimo livello, il parapetto è costruito con un triplo vetro stratificato di sicurezza (spessore 18mm).

Riferimenti bibliografici
Martin Pawley, in Konzept Office buildings - City Hall in London, in Detail n.9, 2002

Riferimenti internet
www.fosterandpartners.com

Disegni
Sezioni

Credit
Foto: Nigel Young/Foster and Partners
Disegni elaborati da Enrico Pez sulla base della documentazione contenuta in Detail n.9/2002
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