Il progetto
Quest’edificio, soprannominato dai londinesi “gherkin” (‘cetriolo’)
per la sua forma caratteristica, è diventato una delle icone della
City; con i suoi 40 piani e 180 metri di altezza è il sesto edificio
più alto di tutta Londra ed è stato premiato nel 2004 con il prestigioso
premio ‘RIBA Stirling Prize’. Sostituisce lo storico edificio del
‘Baltic Exchange’ che venne irreparabilmente danneggiato il 10 aprile
1992 a seguito di una attentato dinamitardo dell’IRA.
La morfologia dell’edificio è il risultato di studi che hanno tenuto
in considerazione sia le condizioni del sito, caratterizzato da spazi
e strade strette tipiche del tracciato storico di Londra, che la
maggiore efficienza aerodinamica dell'involucro rispetto a torri
più convenzionali. La sagoma dell’edificio si allarga progressivamente
dal primo sino al diciassettesimo livello dove la circonferenza di
perimetro raggiunge il diametro massimo di 57 metri; da questa altezza
in su la sagoma si rastrema formando in sommità una cupola di chiusura.
Questa particolare conformazione permette di massimizzare lo spazio
e la luce al suolo e riduce notevolmente le sollecitazioni dovute
all’azione dei venti.
L'edificio è sede della committente società di assicurazioni elvetica
Swiss-Re. Gran parte degli spazi è destinato agli uffici di detta
società; i livelli superiori sono invece destinati a luoghi di ristoro
pubblici.
L’edificio è interamente chiuso da un doppio involucro vetrato con
interposta camera di ventilazione con funzione termoregolatrice;
la camera di ventilazione coadiuva l’impianto di condizionamento
sia nella stagione estiva, asportando il calore prodotto all’interno
dell’edificio, sia in quella invernale quando svolge funzione di
preriscaldamento dell’aria di mandata dell’impianto. Ad ogni livello
la camera di ventilazione è connessa all'esterno attraverso sei grandi
aperture triangolari che coprono ciascuno una porzione di circonferenza
pari a 20°; poiché ad ogni livello la posizione di questi fori viene
ruotata di 5° rispetto al livello inferiore, tali aperture generano
dei camini di ventilazione spiraliformi il cui funzionamento abbatte
circa il 50% dei costi energetici di condizionamento. Ogni sei piani
dei sistemi tagliafuoco controllano la sicurezza in caso d'incendio
bloccando l'effetto camino del sistema. L’andamento a spirale è evidenziato
in facciata dall’adozione a fasce alterne di vetri colorati in pasta
con toni medi di grigio.
La caratteristica maglia modulare a rombi e triangoli della struttura
esterna è lo sviluppo di concetti e pensieri che Norman Foster ha
elaborato insieme a Buckminster Fuller; questa conformazione permette
di ottenere spazi in pianta liberi da colonne e facciate interamente
vetrate, e comporta una riduzione sensibile del ricorso all’illuminazione
artificiale.
La tecnologia costruttiva dell'involucro
La struttura dell’edificio si compone di due cerchi concentrici di
colonne che assorbono i carichi verticali; quelli orizzontali sono
portati dalla particolare struttura modulare a maglia diagonale
del perimetro esterno che prende il nome di “Diagrid”.
L’elemento modulare base è costituito da due profili in acciaio tubolare
compressi con diametro pari a 508 mm, spessore di parete di 32-40
mm e lunghezza variabile a seconda della collocazione estendendosi
per l’altezza di due piani. A chiusura dei profili è posto un fazzoletto
metallico di 250x250 mm e il nodo di connessione. Questo sistema
permette di realizzare facilmente la variazione del diametro della
circonferenza di piano.
A tale struttura principale è connesso il sistema di facciata costituito
da elementi in alluminio rivestiti in poliestere disaccoppiati termicamente,
e lastre piane romboidali e triangolari in vetro che rivestono con
fasce regolari ogni piano dell’edificio. Inoltre, nei piani in cui
non è possibile l’aggancio diretto alla struttura tubolare, il supporto
è garantito da un profilo in acciaio a sezione poligonale di 200x200
mm.
I pannelli in vetro sono appoggiati ad una guida inferiore e vincolati
ad una superiore; le connessioni dei pannelli sono dimensionate per
permettere la dilatazione dei materiali. L’edificio si conclude in
sommità con una cupola in elementi d’acciaio saldati e lastre di
copertura in vetro esterne a doppia curvatura. All’interno della
doppia parete vetrata, in corrispondenza dei solai di piano, sono
alloggiati anche i sistemi di oscuramento.
Il materiale
Le misure degli elementi romboidali e triangolari piani di chiusura
in vetro variano tra 1,50 m e 2,50 m in ragione del loro livello
di posizionamento: infatti, in larghezza, occupano una porzione
pari a 5° (10° in sommità) della circonferenza di piano. Sono composti
da lastre di vetro float di sicurezza con interposto filtro UV
e camera d'aria (10 mm lastra esterna + 16 mm camera d'aria + '5mm+5mm'
lastra interna laminata con interposta pellicola in PVB con funzione
di sicurezza e di filtro UV).
Gli elementi rettangolari della parte interna sono costituiti da
lastre in vetro di sicurezza laminato '5mm+5mm' su intelaiature scorrevoli
per agevolare le operazioni di pulizia.
Riferimenti bibliografici
Andrea Compagno, Innovative Tower Block Facades: Swiss Re London
Headquarters and Westhafen Tower, Frankfurt, in Detail n.7+8, 2003
Ingrid Paoletti, Articolo in Modulo 293, 2003
Siti web collegati
www.30stmaryaxe.com
www.fosterandpartners.com
Disegni
Sezioni
Credit
Foto: Nigel Young/Foster and Partners
Disegni elaborati da Enrico Pez sulla base della documentazione
contenuta in Detail n.7+8/2003. |